Andrea Scanzi torna al Passioni Festival, nella sua Arezzo. Giovedì 12 giugno alle 21,15 sarà protagonista nella suggestiva cornice dell’Arena Eden di via Guadagnoli con il suo ultimo spettacolo, “Le cattive Strade”, dedicato a Fabrizio De André. Un successo vero, “pienone” ad ogni tappa. Scanzi non sarà solo: al suo fianco il cantante Giulio Casale. Musica e parole fuse, alla ricerca dell’anima autentica – geniale, appassionata e irrequieta – di Faber. La partecipazione di Scanzi al Passioni è stata incerta fino alla fine. Dal 13 giugno al 13 luglio, il giornalista e scrittore aretino volerà in Brasile per commentare i Mondiali di calcio su Rai Uno. Prima di chiudere la valigia, però, porterà per la prima volta il suo spettacolo in provincia di Arezzo. “E’ sempre un piacere tornare nella mia città – spiega Scanzi -, lo scorso anno lo spettacolo su Gaber è stato molto apprezzato e sono felice di poter essere di nuovo al Passioni Festival”.
Faber, perché? “Quando De André morì nel dicembre 1999 – prosegue Scanzi – fui talmente colpito dall’evento che, immediatamente, decisi di scrivere la tesi di laurea sulla sua figura. Avevo in mente un lavoro su Fenoglio, ma cambiai. Mi laureai in Lettere nel 2000, all’università di Arezzo, al Pionta, con la tesi ‘Amici fragili’ – citando De André – dedicata ai grandi cantautori nazionali. Di Fabrizio De André si parla tanto. Forse troppo. Un talento inquieto, spigoloso, quasi mai facile. Un uomo bruciato dal desiderio quasi inconscio, e talora da lui stesso mal sopportato, di inseguire e concretizzare rivoluzioni continue. Con ‘Le cattive strade’ non c’è alcun desiderio di raccontare un santino; molta voglia di restituire gli snodi di un artista vero. Tra i più grandi del Novecento italiano”.
Con “Le cattive strade” Arezzo ricorda uno dei più grandi cantautori della storia italiana (“Bocca di Rosa”, “La guerra di Piero”, “Il pescatore”, solo per citare i brani più celebri), a 15 anni dalla scomparsa, con una serata intensa e coinvolgente. L’evento dell’Eden si terrà a due passi dal parco cittadino di via Rodi, che la città di Arezzo dedicò alla memoria di De André cinque anni fa, nella ricorrenza del decennale dalla morte.
Lo spettacolo su De Andrè all’Arena Eden completa il programma dell’Arezzo Passioni Festival, organizzato in collaborazione con il Coordinamento provinciale del Pd di Arezzo. E rappresenta l’evento centrale della manifestazione. L’apertura, mercoledì 11 giugno alle 21,15, è affidata a Vittorio Sgarbi che terrà una lezione pubblica sull’arte in piazza San Francesco, di fronte alla basilica che custodisce i capolavori di Piero della Francesca. La giornata di chiusura, venerdì 13 giugno all’Eden, si apre alle 18 con l’incontro con il regista Michele Picchi e la proiezione del suo primo film “Diario di un maniaco perbene”. Infine alle alle 21,15, sempre all’Arena Eden, l’evento “Berlinguer ti vogliamo bene”, a trent’anni dalla morte del leader del Pci, condotto da Tommaso Labate, con lo storico Miguel Gotor, il governatore della Toscana Enrico Rossi e il docente di comunicazione Mario Rodriguez come ospiti.
Info e prevendite I biglietti dello spettacolo “La cattive strade” si possono acquistare all’ingresso dell’Eden (via Guadagnoli, Arezzo), prima dello spettacolo al prezzo di 10 euro, oppure in prevendita c/o Vieri Dischi, corso Italia 89, Arezzo. Prezzo: 10 euro + i diritti di prevendita (1 euro).
Lo spettacolo “Le cattive strade” è uno spettacolo scritto e interpretato da Giulio Casale e Andrea Scanzi. In novanta minuti si ripercorre la carriera di Fabrizio De André. Scanzi, giornalista, autore teatrale e scrittore, racconta gli snodi del percorso artistico del poeta e cantautore ligure. Alla sua narrazione si alternano le interpretazioni del cantautore e attore Giulio Casale, fondatore degli Estra, capace di personalizzare con rispetto, personalità ed eclettismo il repertorio di Faber.
Il lavoro, che racconta anche il De André meno noto, non desidera canonizzare o – peggio ancora – santificare l’artista. Al contrario, Le Cattive strade intende raccontare, senza agiografie ma con passione, le continue rivoluzioni e le poderose intuizioni (anche musicali) di un intellettuale inquieto. Scomodo. Irripetibile.
Lo spettacolo vive anche di una sua particolare multimedialità che comprende la proiezione di filmati originali di Fabrizio De André, estratti audio, foto rare, ed esecuzioni dal vivo in acustico e anche su base. Da Geordie a Brassens, dal Suonatore Jones alla Canzone del maggio, da Se ti tagliassero a pezzetti ad Anime salve. Senza dimenticare la produzione dialettale e l’apporto fondamentale dei tanti collaboratori avvicendatisi accanto a lui. E’ una storia per nulla sbagliata, quella di Fabrizio De André. Tra cattive strade e fiori che nascono dove meno te lo aspetti. Una storia che continua e continuerà, in direzione ostinatamente contraria.
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