Sold out per la serata cinema, con la proiezione del documentario di Enio Drovandi e del corto di Alessandro Perrella. Un evento intenso e suggestivo, chiuso dalla standing ovation per l’attrice romana. Nel pomeriggio la presentazione del saggio “Sul vulcano” del giornalista del Corriere della Sera, con il contributo del presidente della fondazione Symbola
L’Arena Eden illuminata dai fari del palco, ma soprattutto da Milena Vukotic, che, con naturalezza e simpatia, ha raccontato la sua grande carriera. L’attrice romana, vincitrice anche di un Nastro d’argento nel 1994, ha lavorato con alcuni tra i più grandi registi italiani e stranieri: Ettore Scola, Mario Monicelli, Lina Wertmüller, Dino Risi, Steno, Carlo Lizzani, Federico Fellini, Carlo Verdone, Luis Buñuel, Bernardo Bertolucci, Andrej Tarkovskij, Nagisa Ōshima, Franco Zeffirelli e Ferzan Özpetek. Una standing ovation ha accompagnato la sua uscita e il sipario sull’edizione estiva numero 9 dell’Arezzo Passioni Festival. L’intervista a Milena Vukotic ha rappresentato l’epilogo di una serata da ricordare, con la proiezione del docu-film “Ti vogliamo bene Francesco Nuti” di Enio Drovandi e del cortometraggio di Alessandro Perrella, con Valentina Perrella e Milena Vukotic, “Ad occhi chiusi”. In platea anche l’imprenditrice Ivana Ciabatti. La giornata si era aperta nel tardo pomeriggio con una lezione economica tenuta da Federico Fubini, vicedirettore ed editorialista del Corriere della Sera, con contributi di Ermete Realacci, presidente della fondazione Symbola. I due eventi sono stati inframmezzati dalla presentazione dei vini della tenuta di Frassineto. La rassegna, ideata da Marco Meacci e realizzata assieme a Mattia Cialini, è stata sostenuta da Atlantide Adv, Chimet, Italpreziosi, Crispino Idrocalor, S.I.S- Soluzioni integrate per la Sanità, ed è in collaborazione con Officine della cultura, Feltrinelli Point Arezzo, Ristorante la Pieve, Centro Guide Arezzo e Provincia, Ristorante Antica Fonte, Vogue Hotel, Fraternita dei Laici di Arezzo e Tenuta di Frassineto.
Un’edizione di valore, nonostante le limitazioni anti Covid, che ha visto il Festival dell’Eden anticipato da una due giorni itinerante, dedicata a Dante Alighieri, tra Valdichiana, Arezzo e Casentino. Poi l’approdo in via Guadagnoli, con gli incontri con Jacopo Veneziani, Luca Sommi, Fabio Cantelli Anibaldi e una serata dedicata ai sanitari aretini impegnati nella lotta al coronavirus. Ieri l’epilogo, che ha preso piede con la presentazione del volume edito da Longanesi “Sul vulcano. Come riprenderci il futuro in questa globalizzazione fragile”. C’erano l’autore, Federico Fubini, giornalista esperto di economia e finanza, e l’ex parlamentare ed ex presidente di Legambiente Ermete Realacci. Con chiarezza, sono stati aggrediti alcuni dei temi – di stringente attualità – affrontati nel saggio. Dalle proiezioni economiche post Covid, alla transizione digitale, passando per il ruolo, opaco agli occhi dei più ma evidentemente cruciale, del gigante cinese come player nello scacchiere internazionale. E poi il sottile filo delle vulnerabilità del mondo globale: crisi economiche recenti, ascesa di nuove forme d’autoritarismo, ruolo dei social, coronavirus. Un’ora e mezzo di dibattito, moderato dal giornalista Mattia Cialini, chiusosi tra gli applausi per i protagonisti, prima del firmacopie di Fubini.
Quindi l’epilogo serale, con la proiezione del commovente “Ti vogliamo bene Francesco Nuti”, un omaggio al grande regista e attore toscano, reso infermo da un grave incidente domestico avvenuto nel 2006. Mezz’ora in cui sono state riproposte alcune scene cult dei suoi film e momenti celebri fuori dal set, come la partecipazione a Sanremo ’88. Ha partecipato al film anche il campione mundial Paolo Rossi, recentemente scomparso, e alcuni tra i più noti volti del cinema e della televisione italiana: su tutti l’amico regista Giovanni Veronesi, che periodicamente va a trovare Francesco. Nel finale compare anche la figlia di Francesco, Ginevra. Applausi e lacrime, prima delle interviste post proiezione, con Ivo Romagnoli, produttori, e Enio Drovandi, regista. Presenti sul palco anche la produttrice Michela Scolari e la ex compagna di Nuti, Annamaria Malipiero (attrice e modella, volto di Centrovetrine). Le interviste sono state curate dalla giornalista Barbara Perissi. Poi è stato il turno della proiezione del corto “A occhi chiusi”, un film semplice e potente, firmato dal regista aretino di adozione Alessandro Perrella, grande promotore della serata. Due le attrici, intervistate poi da Barbara Perissi, assieme al regista: Milena Vukotic e Valentina Perrella. La chiusura è stata poi affidata a Marco Meacci, che ha dato appuntamento per l’estate 2022 con il decennale dell’Arezzo Passioni Festival. Foto, autografi, standing ovation per i protagonisti sul palco. Sipario.