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De André riaccende l’Eden, pienone per Scanzi e Casale

L’Arena Eden si è riscoperta bellissima e suggestiva, elegante cornice per flash d’autore. Note, parole e immagini rubate a un tempo lontano. Eppure così calzanti, così esatte nel dipingere l’attualità.

Sono passati 15 anni da quando non c’è più Fabrizio De André, ma Andrea Scanzi e Giulio Casale, in quel cinema estivo d’Arezzo ora chiuso, hanno restituito corpo alla figura di Faber, ne hanno plasmato dettagli che la memoria traditrice e la candeggina della retorica si erano mangiate. E Fabrizio De André ha parlato senza peli sulla lingua.

L’Eden, vivo, ha risposto alla chiamata: centinaia di persone hanno affollato l’arena giovedì sera per il secondo appuntamento dell’Arezzo Passioni Festival 2014 con la lezione-concerto su De André “Le cattive strade”. Sul palco, dopo l’introduzione di Marco Marco Meacci – ideatore della kermesse organizzata in collaborazione con il Coordinamento provinciale del Pd di Arezzo -, sono saliti lo scrittore e giornalista Andrea Scanzi – che per la prima volta ha portato lo spettacolo a casa sua, ad Arezzo – e Giulio Casale – cantante, scrittore, fondatore degli Estra – che ha reinterpretato, in maniera intensa e originale, le canzoni di De André.

Una traversata di 90 minuti, non facile: col nocchiero Scanzi a condurre la barca nel tortuoso mare delle violente passioni di Faber e con la voce di Casale, sirena, che spingeva gli spettatori lontano da sicuri approdi. Tanti riferimenti alle canzoni più note del repertorio come “Il pescatore”, qualche contributo audio del vero De André, ma soprattutto un tuffo nelle profondità del cantautore meno noto, dei brani più nascosti, delle scelte di vita – dolci e dolorose, casuali e volute – che ne hanno segnato cammino e poetica, fino alla feroce “Domenica delle salme” dei primi anni ’90. Un inno contro la “pace terrificante”, la morte in vita, il ritiro “nelle catacombe”.

Poi il congedo, con Casale che ha intonato – nel bis – l’irriverente “il Gorilla” e Scanzi che ha ringraziato il Pd aretino, in grado invitarlo aldilà degli steccati della politica. Il giornalista ha poi salutato il pubblico di casa, riconoscente: “Una bella impresa vedere Scanzi invece della prima dei mondiali”. Quattrocento persone l’hanno preferito a Brasile-Croazia.

Oggi la chiusura: due eventi a ingresso libero

E dopo l’esordio straordinario di Sgarbi mercoledì 11 e la seconda serata con Le cattive strade di Scanzi” giovedì 12, L’Arezzo Passioni Festival si chiude oggi venerdì 13 giugno con un doppio appuntamento – ad ingresso libero – all’Arena Eden.

Alle 18 sarà proiettata la prima pellicola dopo la chiusura del cinema lo scorso 4 maggio. Ed è Giorgio Pasotti l’anima del film. Si tratta di “Diario di un maniaco per bene”, lungometraggio di fresca uscita nelle sale. Il regista è Michele Picchi, romano con casa a Monte San Savino. E’ esordiente ma ha già stato aiuto regista di Ettore Scola e Giovanni Veronesi. Picchi sarà presente all’evento di Arezzo, assieme al produttore Luca Biglione.

Infine alle 21,15 sempre all’Arena Eden, l’evento “Berlinguer ti vogliamo bene”. Arezzo ricorderà la figura dello storico leader del Pci nel trentennale dalla morte, avvenuta l’11 giugno del 1984.

Condotta dal giornalista del Corriere della Sera Tommaso Labate, la serata ripercorrerà le tappe della vita dello storico leader del Pci attraverso immagini e contributi video. Dalle fotografie in bianco e nero del segretario ad Arezzo, ai flash di Roberto Benigni, dai filmati d’epoca dei comizi, all’intervista di Jovanotti a Cortona rilasciata per il film diretto da Walter Veltroni “Quando c’era Berlinguer”.

Tra gli invitati della serata lo storico e senatore del Pd Miguel Gotor, curatore del libro dedicato alla figura di Berlinguer “La passione non è finita”, il governatore della Regione Toscana Enrico Rossi, il docente di comunicazione Mario Rodriguez.

I protagonisti

Tommaso Labate Giornalista politico del Corriere della Sera e frequente ospite nei talk televisivi. Ha esordito al Riformista, ha collaborato con Vanity Fair, L’Unità, Pubblico, Reset, Rai 3.

Miguel Gotor Docente universitario e senatore della Repubblica, eletto con il Pd. Collabora con La Repubblica. Nel 2008 ha vinto il Premio Viareggio con “Lettere dalla prigionia”, volume dedicato agli scritti che Aldo Moro realizzò durante il suo sequestro. Nel 2013 ha curato il volume su Berlinguer “La passione non è finita”, edito da Einaudi.

Enrico Rossi Presidente della Regione Toscana dal 2010, ha in passato ricoperto il ruolo di assessore alla Sanità regionale (2000-2010). Iscritto al Pd, i suoi esordi politici sono stati nel Pci. Nel 1990 era stato eletto sindaco di Pontedera.

Mario Rodriguez è un professore universitario, esperto di comunicazione, giornalista e scrittore. Amministratore unico della MR & Associati Comunicazione Srl, società di consulenza specializzata nel settore della comunicazione pubblica e politica. Editorialista del quotidiano Europa, la sua ultima fatica letteraria è “ConSenso, la comunicazione politica tra strumenti e significati”.

Michele Picchi Dopo esperienze come critico cinematografico nella rivista Cinema Nuovo, diretta da Guido Aristarco, inizia la sua carriera dietro la macchina da presa come assistente alla regia in diversi film. Ha lavorato tra gli altri con Ettore Scola (Capitan Fracassa), con Ricky Tognazzi in Ultrà, e con Giovanni Veronesi in Viola Bacia Tutti. E’ sceneggiatore nell’ambito di produzioni per il cinema e per la tv, tra le quali alcune miniserie dirette da José Maria Sanchez. Autore di saggi sul cinema, è regista di cortometraggi e di documentari. “Diario di un Maniaco Perbene” è il suo primo lungometraggio.

Giorgio Pasotti Uno degli attori italiani più amati ed apprezzati dal pubblico e dalla critica.Grazie al Suo passato di campione di arti marziali ha debuttato giovanissimo in Cina recitando in action movie a fianco anche di Jackie Chan. Si divide tra teatro, cinema e televisione. Al cinema è stato diretto da registi del calibro di Mario Monicelli nel film Le rose del deserto, ne I Piccoli Maestri da Daniele Luchetti. Con Gabriele Muccino ha poi girato numerosi film tra i quali ricordiamo Ecco fatto, Come te nessuno mai e i due episodi cinematograci (campioni d’incasso) L’ ultimo bacio ed il sequel Baciami ancora. Con Davide Ferrario ha girato poi Dopo Mezzanotte. Ha interpretato un cameo nell’ultimo film di Paolo Sorrentino, La grande bellezza. Sul piccolo schermo è stato protagonista di numerose fiction di Successo fra cui la fortunata serie Distretto di polizia, Due mamme di troppo, David Copperfield, Anita Garibaldi.

Il film

E’ facile affezionarsi a Lupo, il protagonista di questo film, interpretato da Giorgio Pasotti, un personaggio divertente, sarcastico, maniacale, drammatico, a volte tenero, altre ridicolo. Lupo apparentemente ha uno sguardo seducente e modi dolci e affabili che non lasciano trasparire nulla, o quasi, della sua crisi. All’inizio del film lo troviamo che sta per impiccarsi dopo essere stato lasciato consecutivamente da due donne. Ma con la corda già appesa a una trave del suo studio da pittore, viene interrotto dalla telefonata di un’amica che via Skype gli chiede consigli d’amore. Il dramma lascia il posto alla commedia: Lupo senza battere ciglio lascia perdere il cappio e va al computer a darle consigli, riuscendo meravigliosamente nell’impresa, senza intoppi. Sembra il suo destino dare consolazione a chi sta molto meglio di lui: gli amici lo cercano come consulente d’amore, mentre la sua vita sentimentale è ridotta a zero. Lupo è talmente bravo nel rassicurare, che nessuno può sospettare il suo turbolento mondo interiore. Buffo e tenero uomo in crisi, Lupo vive la realtà quotidiana del suo palazzo popolare: l’amministratore che lo trascina alle insopportabili riunioni di condominio, l’amico meccanico che vuol farlo fidanzare a tutti i costi con quella “coatta” di sua sorella, lo sconosciuto che Lupo spia continuamente, credendo sia un pittore che odia. Senza contare le donne. Dalla ex di quattro anni prima che lo tratta come fosse ancora la sua fidanzata, alla giovane suora che Lupo, maniaco per bene, corteggia usando come pretesto per abbordarla i suoi finti dubbi “teologici”

Ufficio stampa Arezzo Passioni Festival

passionifestival@gmail.com

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