L’attivista umanitaria ospite del quarto appuntamento del circuito invernale della kermesse venerdì 12 gennaio alle 21 al Circolo Artistico di Arezzo. Introdotta dai coordinatori della manifestazione Marco Meacci e Mattia Cialini, Cecilia Strada sarà protagonista dell’incontro in una conversazione con il direttore artistico, il giornalista e scrittore aretino Andrea Scanzi
La guerra come potente motore economico. La punta dell’iceberg dei conflitti più cruenti e una montagna nascosta: traffici sotterranei, oscuri legami che tengono assieme parti lontanissime del mondo. Armi, sangue e intrecci economici: le battaglie che continuano a sconvolgere il pianeta sono alla base della fatica letteraria “La guerra tra noi” di Cecilia Sarti Strada, classe 1979, figlia di Gino Strada e Teresa Sarti, presidentessa della associazione umanitaria internazionale Emergency dal 2009 al 2017.
L’attivista per i diritti umani sarà ospite del primo appuntamento dell’anno dell’Arezzo Passioni Festival Winter, in programma venerdì 12 gennaio alle 21 nella cornice del Circolo artistico di Corso Italia 108. Introdotta dai coordinatori della manifestazione Marco Meacci e Mattia Cialini e intervistata dal direttore artistico della kermesse, il giornalista e scrittore aretino Andrea Scanzi, Cecilia Sarti Strada racconterà gli intricati scenari descritti nel suo saggio edito da Rizzoli.
“Sono andata lontano, per capire quello che succede qui”, spiega l’autrice nella copertina del libro. “Tutta l’informazione parla di emergenza migranti – si legge nella presentazione – ma a che serve dare la colpa del nostro impoverimento a chi fugge dalle bombe o dalla miseria? Dalla lunga estate del G8 di Genova e delle Torri gemelle sono passati oltre quindici anni di guerra. Oggi guardiamo a Parigi, a Londra, a Barcellona, e siamo tutti più terrorizzati, nonostante l’impegno e i soldi investiti per la nostra sicurezza. Che cosa è andato storto? Cecilia Strada cerca le risposte nelle storie che lei stessa ha vissuto in prima in persona. Ne uccide più la guerra o la corruzione, in Afghanistan come in Italia? Che cosa collega le nostre tasse a un vigile urbano in Afghanistan che viene ricoverato sette volte per ferite da arma da fuoco? Chi ci guadagna a testare nuove armi in terra sarda e quanto invece costa ai cittadini che pagano il conto in salute? Infine, cos’è la sicurezza che desideriamo tutti, italiani e iracheni? La si potrà ottenere con altra guerra? Ed è ragionevole immaginare che il sistema della guerra possa essere mutato proprio da coloro che ne traggono vantaggio?”.
Si tratta della quarta tappa del tour invernale 2017/2018 del Passioni Festival, manifestazione sostenuta da Atlantide Adv, Ingram, Estra, Falcinelli, Italpreziosi, Coingas e Sabot, in collaborazione con La Feltrinelli Point, il ristorante l’Antica Fonte, il ristorante La Pieve, Hotel Vogue, Tenuta Sette Ponti e con il patrocinio del Comune di Arezzo.
L’evento di venerdì 12 gennaio sarà trasmesso in diretta facebook sulla fanpage dell’Arezzo Passioni Festival.
Il successivo appuntamento della kermesse è in programma venerdì 9 febbraio (ore 21) al Circolo artistico di Arezzo con il recital di Andrea Scanzi dedicato alla figura di Francesco Nuti.