Una grande giornata di cultura quella vissuta alla kermesse dell’Eden di Arezzo. Lo scrittore milanese ha affrontato cruciali temi sociali ed esistenziali, l’autore della serie dell’Alligatore ha parlato di migrazioni, traffico di esseri umani e prostituzione. E venerdì 15 giugno doppio attesissimo evento: arrivano il capitano amaranto Davide Moscardelli e il comico Gene Gnocchi.
Ancora una giornata segnata dalle avverse condizioni meteo, ma il Passioni Festival non ha tremato. Il mercoledì del cinema Eden è stato dedicato alla letteratura e Arezzo ha risposto con affetto e partecipazione alla presenza di Giuseppe Catozzella, scrittore rivelazione, premio Strega Giovani, che nel 2014 ha pubblicato il best seller “Non dirmi che hai paura”, e Massimo Carlotto, tra i fuoriclasse dei romanzi noir, che a breve portarà sugli schermi Rai la fortunata serie dell’Alligatore.
Il pomeriggio della kermesse al cinema Eden di via Guadagnoli è iniziato con la presentazione dell’ultima fatica di Catozzella, “E tu splendi” (il titolo è una citazione da Pier Paolo Pasolini), in cui l’autore racconta il Sud, l’infanzia, ma anche il dolore e i riti di passaggio. Dopo l’introduzione di Marco Meacci e Mattia Cialini, coordinatori della manifestazione, ha preso il via l’intervista pubblica da parte dei giornalisti Sara Lucaroni e Guido Albucci.
Catozzella, 42 anni, milanese, ha raccontato molto del suo ultimo romanzo, ma anche parecchio di sé. Delle origini meridionali dei suoi genitori, degli stereotipi e delle discriminazioni vissute. Ha raccontato della sua vita precedente, da “migrante” in Australia, prima del ritorno in Italia. “Tutti siamo migranti – ha detto – basta risalire un poco con le generazioni: genitori, nonni o bisnonni, qualcuno si è mosso, ha cambiato casa, provincia, regione o addirittura paese, per lavoro, per necessità”. Oltre un’ora di conversazione, affrontando i grandi temi posti dal libro: la perdita, il lutto, la dolorosa ma necessaria conquista della consapevolezza di essere soli al mondo. Lunghi applausi hanno sottolineato le riflessioni dell’autore, tra temi sociali ed esistenziali. Al termine, Catozzella si è dedicato ai propri lettori, concedendosi al firmacopie conclusivo.
In serata, è stato poi il turno di Massimo Carlotto, 61 anni e una feconda vena artistica e creativa. Ha presentato l’ultimo capitolo della saga dell’Alligatore, ovvero il personaggio di Marco Buratti, intitolato “Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttane”. Un intreccio complesso, in cui i piani di Bene e Male si confondono, riportando su carta, con maestria, un caso dalle molteplici sfumature. L’intervista è stata condotta dalla giornalista Maddalena Pieroni ed ha toccato i principali temi del libro, a partire dalla difficoltà ad individuare “buoni e cattivi”: “I cuori fuorilegge – ha detto Carlotto – sono coloro che vivono ai margini della legalità, ma che operano seguendo un codice, un’etica”. Carlotto ha affrontato poi il delicato tema della prostituzione, anche di quella cosiddetta “felice” dell’Austria. “Sono molto scettico – ha aggiunto – quando si parla di riapertura delle case chiuse, perché spesso dietro le case di appuntamenti ci sono vere e propria organizzazioni che gestiscono traffici di ragazze”. Infine ha rivelato: “So che è stato su questo palco Andrea Purgatori, insieme stiamo ultimando la scrittura della fiction sull’Alligatore. La serie sarà fedele ai libri, ma qualche elemento di distanza ci sarà, perché i linguaggi sono diversi”. Chiusura con la presentazione di un vecchio romanzo di Carlotto, “Cristiani di Allah” (2008), in cui si racconta una storia sconosciuta in Occidente, quella delle migrazioni degli italiani, tra il ‘500 e l’800, verso il prospero Nord Africa. Cristiani che decidevano di trasferirsi e convertirsi all’Islam. Il libro è stato anche lo spunto per una riflessione sulle migrazioni attuali: “I flussi – ha concluso Carlotto, vanno gestiti. In questo momento in Italia cerchiamo di arginare un problema ma non cerchiamo di affrontarlo veramente, perché siamo culturalmente impreparati. Non sappiamo niente, ad esempio, della mafia nigeriana che ha portato in soli 3 anni 12mila prostitute nigeriane, vere e proprie schiave, in Italia. Non ci interessa niente dell’Africa, non la letteratura, non il cinema, non le notizie. E di certo – ha detto accennando alla vicenda Aquarius – i problemi non si risolvono tenendo in mare aperto 627 persone”.
E domani penultima e attesa giornata del festival al cinema Eden di Arezzo con due grandissimi appuntamenti. Il primo, alle 18,30, è quello con il capitano dell’Arezzo Davide Moscardelli, attaccante, star dei social ed eroe dell’ultima, insperata, salvezza amaranto. Il secondo alle 21 è con il comico e conduttore tv Gene Gnocchi, autore delle strisce satiriche a Dimartedì su La7.
Entrambi gli eventi saranno trasmessi in diretta facebook sulla fanpage facebook della kermesse. L’Arezzo Passioni Festival è sostenuto da Atlantide Adv, Chimet, Estra, Italpreziosi, Atlantide Adv, Sabot, Ingram, Tft, Sabot. La kermesse è inoltre in collaborazione con la Tenuta Sette Ponti, Crispino Idrocalor, La Feltrinelli Point, il ristorante La Pieve, l’Hotel Vogue e gode del patrocinio della Regione Toscana.
GLI EVENTI DI OGGI
GIOVEDì 14 GIUGNO
Ore 18,30 – “Zorro, il pallavolista volante”.
La doppia vita di Andrea Zorzi, tra palco e parquet” Uno dei più grandi pallavolisti italiani della cosiddetta “Generazione di fenomeni” (due volte campione del mondo e argento olimpico Atlanta ’96), si racconta.
Ore 21 – “Si muore tutti democristiani”
Il terzo segreto di Satira sale sul palco del Passioni Festival. Proiezione del primo film del collettivo satirico di videomaker e youtuber. A seguire, incontro con gli autori e gli attori
GLI EVENTI DI DOMANI
VENERDì 15 GIUGNO
Ore 18,30 – “C’è solo un Capitano!” Incontro pubblico con il capitano e bomber dell’Arezzo Davide Moscardelli, uno degli eroi dell’ultima, incredibile salvezza amaranto.
Ore 21 – “Gene Gnocchi Show” Incontro-intervista con il comico autore delle travolgenti copertine satiriche della talk di La7 “Di martedì”.