“Triste dirlo, ma l’attualità offre un sacco di spunti”. Presta, romano, 56 anni, è l’ospite che concluderà la lunga cavalcata del 2017 dell’Arezzo Passioni Festival. La storica voce del “Ruggito del coniglio” sarà protagonista dell’evento di sabato 16 dicembre alle 17,30 nella sala conferenze della Feltrinelli Point di Arezzo. Intervistato dal direttore artistico della kermesse Andrea Scanzi, presenta il suo ultimo libro ad Arezzo, si tratta del romanzo “Accendimi”. Ingresso libero.
“Le passioni sono godimento, sono pensieri d’amore. La radio, per me, è uno di questi”. Marco Presta, romano, 56 anni, è l’ospite che concluderà la lunga cavalcata del 2017 dell’Arezzo Passioni Festival, manifestazione coordinata da Marco Meacci e Mattia Cialini. La storica voce del “Ruggito del coniglio” (assieme ad Antonello Dose) sarà protagonista dell’evento di domani sabato 16 dicembre alle 17,30 nella sala conferenze della Feltrinelli Point di Arezzo. Intervistato dal direttore artistico della kermesse Andrea Scanzi, parlerà del suo ultimo romanzo, edito da Einaudi, “Accendimi”. Ma non solo. E intercettato al telefono, tra un impegno l’altro, scopre alcune carte in vista dell’appuntamento aretino.
Pare esserci uno scollamento tra l’autore del libro “Accendimi” e l’irriverente conduttore del “Ruggito del coniglio”: tanto il primo ha uno stile riflessivo – a tratti malinconico -, quanto il secondo è graffiante e immediato. Ci sono due Marco Presta?
“In un certo senso, sì. Scrivere romanzi mi permette di essere autentico. Posso scavare nei sentimenti dei personaggi, andare in profondità. Il lato comico viene così lasciato da parte”.
Caterina, la protagonista del romanzo, è insoddisfatta. Le mancano le passioni?
“Esatto, senza passioni la vita diventa grigia. L’insoddisfazione si genera quando ci capita di sopportare situazioni in cui non siamo a nostro agio. Caterina ha bisogno di un po’ di felicità”.
La radio è un elemento portante del romanzo. Cosa rappresenta?
“E’ una sorta di porticina che conduce in un mondo diverso. Come quella che apre Alice e che la porta nel Paese delle Meraviglie”.
Cosa rappresenta invece per lei?
“Beh, è moltissimo. E’ una ragione di vita, una passione vera. Un godimento quasi fisico. Non è soltanto ciò che mi permette di vivere, di pagare il mutuo. Diciamo che con la radio ho una storia d’amore”.
Il vero Presta, quindi, è il romanziere. Quella di “satiro” alla radio è una sorta di protezione che le permette di attraversare la melma dell’attualità del Paese?
“Diciamo di sì. Da una parte – ed è triste dirlo – chi fa satira vive nel paese di Bengodi. Gli spunti per il ‘Ruggito del coniglio’ non mancano mai”.
L’evento del Passioni Festival Winter è sostenuto da Coingas, Estra, Falcinelli Diamanti, Italpreziosi, Atlantide Adv, Ingram e Sabot, in collaborazione con La Feltrinelli Point, il ristorante La Pieve, Hotel Vogue, Tenuta Sette Ponti e con il patrocinio del Comune di Arezzo. L’appuntamento sarà trasmesso in diretta facebook sulla fanpage dell’Arezzo Passioni Festival.
Già fissata la tappa successiva della kermesse: venerdì 12 gennaio arriverà ad Arezzo Cecilia Strada, che presenterà il saggio “La guerra tra noi”. L’evento si svolgerà alle 21 al Circolo artistico di Arezzo.