L’estate riporta la magia del Passioni Festival ad Arezzo. Tre giorni densi di eventi, da giovedì 2 a sabato 4 luglio. E, come di consueto, sarà l’area del cinema Eden di via Guadagnoli a incorniciare gli appuntamenti tra arte, cultura, musica, informazione e spettacolo. Un’edizione quanto mai ricca, già preceduta da un succulento antipasto, lo scorso maggio, con la contemporanea presenza di Walter Veltroni, che ha presentato il suo secondo film “I bambini sanno”, e Andrea Scanzi, che ha lanciato il suo primo romanzo “La vita è un ballo fuori tempo”. La kermesse ideata da Marco Meacci è sostenuta dal negozio Sabot di via Crispi, Italpreziosi, Lodovichi Ristorazione e realizzata in collaborazione con l’hotel Vogue di via Guido Monaco, il ristorante Le rotte ghiotte di via Monte Falterona, Vieri Dischi di Corso Italia e La Feltrinelli Point di via Cavour.
Tra i nomi degli ospiti della manifestazione il primo ad essere ufficializzato è quello di Lina Wertmüller, cineasta romana, prima donna candidata all’Oscar come miglior regista (per “Pasqualino settebellezze”) che sarà in scena venerdì 3 luglio con il recital dal titolo “Un’allegra fin de siècle”, alle ore 21,30, all’interno dell’arena Eden. Prevendita attiva da giovedì 25 giugno presso Vieri Dischi (Corso Italia 89, Arezzo), presso il circuito Box Office ad Arezzo (Punto informazioni Ipercoop, viale Amendola 13/15, Centro commerciale Setteponti), Montevarchi (Ipercoop via dell’Oleandro 37) e Terranuova Bracciolini (Nencini Sport, via Poggilupi 812) e su www.boxol.it. Prezzo: 10 euro più diritti di prevendita.
“Un’allegra fin de siècle” è un viaggio ironico e spiazzante attraverso le follie del Novecento, secolo segnato da due guerre mondiali e dittature brutali. Il titolo che sa di can can e giarrettiere nasconde un racconto festoso ma straniante, inquadrato dall’occhio dissacrante di Lina Job Wertmüller, per la prima volta in scena in uno spettacolo teatrale che fonde musica, canto e narrazione. Una passeggiata di parole e note, con motivi musicali inediti scritti dalla stessa Wertmüller, composti dal maestro Lucio Gregoretti insieme a Italo “Lilli” Greco, e interpretati da Nicoletta della Corte, accompagnata al piano da Andrea Bianchi. Nel recital si alternano dittatori e grandi figure del terrore, che hanno martoriato il secolo scorso: da Mussolini a Hitler, da Tito a Pol Pot, per finire a Bin Laden. Una danza lieve e pungente descritta attraverso il timbro disincantato e l’ironia sottile di Lina Job Wertmüller.