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“Zorro” Zorzi incanta il Passioni, il Terzo Segreto di Satira riempe due sale al cinema Eden. Attesa per Avati

Il “pallavolista volante” ha raccontato la sua vita, tra le difficoltà d’infanzia, i trionfi sul parquet con l’Italia della “generazione di fenomeni” e la sua nuova vita da attore e giornalista. Il collettivo di youtuber ha raccontato, dopo la proiezione, la genesi del primo lungometraggio “Si muore tutti democristiani”. Domani sabato 16 giugno chiusura con il grande regista Pupi Avati.

 

Una giornata dalle emozioni forti quella di giovedì 15 giugno al cinema Eden di Arezzo. Il Passioni Festival ha accolto con affetto l’ex campione di volley Andrea “Zorro” Zorzi e lui ha ricambiato con il toccante racconto della propria doppia vita, prima sul parquet – con i trionfi della generazione dei fenomeni della Nazionale italiana – e poi sul palco e in tv, come attore, giornalista e commentatore. Chiusura esilarante, ma anche ricchissima di spunti di riflessione, con il collettivo Il Terzo Segreto di Satira, salito sul palco della kermesse al termine dell’applauditissimo lungometraggio “Si muore tutti democristiani”. Una partecipazione di pubblico così numerosa, che ha costretto gli organizzatori ad aprire entrambe le sale del cinema Eden per una proiezione in contemporanea.

L’esordio di giornata è stato con l’ex campione di pallavolo Andrea Zorzi. Dopo l’introduzione di Marco Meacci, “Zorro” ha dialogato con il giornalista Mattia Cialini, parlando senza filtri della sua vita, dall’infanzia in provincia ai trionfi sui palcoscenici internazionali. “Ero un ragazzo timido e impacciato – ha detto Zorzi – . Molto alto. Ho iniziato pallavolo per caso. E’ andata bene”. Tanto che a 24 anni è diventato campione europeo e a 25 mondiale. “Fu un’emozione fortissima, ho avuto la fortuna di rimanere coi piedi per terra”. E con la nazionale di Julio Velasco, profeta del sacrificio e genio della psicologia, ha vinto di tutto. O quasi. “Alla cosiddetta squadra del secolo che ha dominato il volley negli anni ‘90, sono mancate le Olimpiadi. Nel ‘92 a Barcellona arrivammo appagati dai successi precedenti. Nel ‘96 ad Atlanta perdemmo per un punto in finale. Una rabbia enorme. Ma con il tempo mi sono convinto che vittoria e sconfitta siano grandi ingannatrici. Non si può mettere in discussione la bontà di un lungo percorso soltanto per un dettaglio, come un punto”. A 33 anni, piuttosto presto, è arrivato il ritiro (“Non tolleravo più le sconfitte”). E’ diventato così giornalista, commentatore sportivo in tv, si è specializzato in comunicazione, scrivendo e approcciandosi al teatro. “Fu un caso, anche questo. Mia moglie, ex ginnasta, aveva una compagnia. All’inizio io facevo il tecnico delle luci. Nel 2012 il primo spettacolo, un racconto della mia vita: 200 repliche, un successo. E così sono arrivati altri due spettacoli”. E in futuro? “Chissà, è un grande interrogativo. La vita sportiva è in bianco e nero, o vinci o perdi. Quella vera, che ho conosciuto meglio negli ultimi anni, è fatta di sfumature. E se tu vinci non necessariamente qualcuno deve perdere. Anzi. Se sorridi tu, fai star bene le persone intorno a te. Win-win, come si dice”. Applausi scroscianti e tanti autografi, Arezzo ha abbracciato così l’ex campione.

In serata è stato il turno del Terzo Segreto di Satira, collettivo satirico di videomaker e youtuber, nato nel 2011 e formato da cinque artisti: Pietro Belfiore,  Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella, Davide Rossi e Davide Bonacina. Ad Arezzo, per la serata di ieri, sono arrivati i primi quattro. Saliti alla ribalta con il video “Il favoloso mondo di Pisapie”, hanno collaborato a Piazzapulita, Ballarò e Report. Un mese fa è uscito nelle sale il loro primo film “Si muore tutti democristiani”, proiettato all’Eden ieri sera sia nella sala principale che al Piccolo, in contemporanea, a causa di una partecipazione di pubblico tanto massiccia quanto inattesa. Il film ha molti spunti autobiografici, i protagonisti sono videomaker alle prese con clienti assurdi eppure tremendamente verosimili, tra neosposi petulanti, imprenditori beceri e sindacalisti fuori dal mondo. All’orizzonte c’è l’occasione di svoltare, anche se i personaggi dovranno scendere a patti con la loro coscienza. Molte risate, ma quasi sempre dal retrogusto amaro, per un affresco vero e brutale della precarietà che stanno vivendo i trentenni di oggi. Tra aspirazioni, frustrazioni, guizzi geniali, prospettive nebolose e ricordi adolescenziali. “Molte delle situazioni narrate, le abbiamo sperimentate veramente”. Al termine del film, i quattro videomaker si sono concessi alle domande del direttore artistico della kermesse Andrea Scanzi e si sono aperti volentieri a quelle dell’interessatissimo pubblico.

E domani, sabato 16 giugno, calerà il sipario sulla manifestazione con il super ospite Pupi Avati. Bolognese, 79 anni. Dopo gli esordi con film a basso budget, ha collaborato con Pier Paolo Pasolini alla sceneggiatura di “Salò”. Si è cimentato in film thriller-horror, come il cult “La casa dalle finestre che ridono”, e grotteschi, approdando poi alla commedia amara. Tra i suoi successi “Regalo di Natale”, “Il cuore altrove”, “La rivincita di Natale”, “Il papà di Giovanna”, “Il ragazzo d’oro”. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui tre David di Donatello. Alle 18,30 l’incontro conversazione con Andrea Scanzi dal titolo “Il signor Diavolo”. Alle 21 sarà proiettato il film thriller “L’arcano incantatore”.

Anche l’evento conclusivo sarà trasmesso in diretta facebook sulla fanpage della kermesse. L’Arezzo Passioni Festival è sostenuto da Atlantide Adv, Chimet, Estra, Italpreziosi, Atlantide Adv, Sabot, Ingram, Tft, Sabot. La kermesse è inoltre in collaborazione con la Tenuta Sette Ponti, Crispino Idrocalor, La Feltrinelli Point, il ristorante La Pieve, l’Hotel Vogue e gode del patrocinio della Regione Toscana.

 

IL PROGRAMMA DI OGGI

 

VENERDì 15 GIUGNO

 

Ore 18,30 – “C’è solo un Capitano!” Incontro pubblico con il capitano e bomber dell’Arezzo Davide Moscardelli, uno degli eroi dell’ultima, incredibile salvezza amaranto.

 

Ore 21 – “Gene Gnocchi Show” Incontro-intervista con il comico autore delle travolgenti copertine satiriche della talk di La7 “Di martedì”.

 

IL PROGRAMMA DI DOMANI

 

SABATO 16 GIUGNO

 

Ore 18,30 – “Il signor Diavolo” Chiusura della kermesse all’insegna del grande cinema: incontro con il pluripremiato regista Pupi Avati, icona del Cinema italiano

 

Ore 21 – “L’arcano incantatore”. Proiezione del film thriller di Pupi Avanti del 1996.